Ultimo giorno. È stato un viaggio straordinario. I cieli azzurrissimi, l’orizzonte diritto e limpido, il profumo speziato e acre dei vicoli, le notti impreziosite di stelle. Verità non prestarmi troppa attenzione. Nulla è tanto sterminato quanto la fantasia. #Buongiorno#Goodmorning#Buenosdias#Radioconcreta
Chiedo scusa alla necessità se tuttavia mi sbaglio.
Non si arrabbi la felicità se la prendo per mia.
Mi perdonino i morti se ardono appena nella mia memoria.
Chiedo scusa al tempo per tutto il mondo che mi sfugge a ogni istante.
Chiedo scusa al vecchio amore se do la precedenza al nuovo.
Perdonatemi, guerre lontane, se porto fiori a casa.
Perdonatemi, ferite aperte, se mi pungo un dito.
Chiedo scusa a chi grida dagli abissi per il disco col minuetto.
Chiedo scusa alla gente nelle stazioni se dormo alle cinque del mattino.
Perdonami, speranza braccata, se a volte rido.
Perdonatemi, deserti, se non corro con un cucchiaio d’acqua.
E tu, falcone, da anni lo stesso, nella stessa gabbia, immobile, con lo sguardo fisso sempre nello stesso punto, assolvimi, anche se tu fossi un uccello impagliato.
Chiedo scusa all’albero abbattuto per le quattro gambe del tavolo.
Chiedo scusa alle grandi domande per le piccole risposte.
Verità, non prestarmi troppa attenzione.
Serietà, sii magnanima con me.
Sopporta, mistero dell’esistenza, se tiro via fili dal tuo strascico.
Non accusarmi, anima, se ti possiedo di rado.
Chiedo scusa al tutto se non posso essere ovunque.
Chiedo scusa a tutti se non so essere ognuno e ognuna.
So che finché vivo niente mi giustifica, perché io stessa mi sono d’ostacolo.
Non avermene, lingua, se prendo in prestito parole patetiche, e poi fatico per farle sembrare leggere.
“non riesco a non guardarti le labbra”
dicevo
“probabilmente desideri baciarmi”
diceva
poi tacevo
taceva
aveva occhi nerissimi
fu grazie a lei che capii
che il nerissimo
può competere con
e addirittura di molto battere
l’azzurrissimo
il bluissimo
e, sì
pure il meravigliosissimo verdissimo
non dirò il suo nome
men che meno il suo cognome
il suo codice fiscale
o la sua città natale
– anche perché è ancora viva
e potrebbe riconoscersi
poi si monta la testa –
ma dirò che
ripeteva spesso la frase:
“non siam mica qui a pettinar le bambole”
e quasi sempre
fuori contesto
aveva
il dono
di farmi ridere
e
il dono
di farmi dimenticare
la mia estrema
imbarazzante
odiosa
mortalità
che son due doni
a ben vedere
che valgono
all’incirca
come tutto
l’oro
del mondo
“perché scrivi di me al passato?”
mi chiedeva
“per dare alla poesia un’aura di malinconia che spacca”
rispondevo
“ma io sono qui
diceva
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca. Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle. Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano. Considero valore quello che domani non varrà più niente, e quello che oggi vale ancora poco. Considero valore tutte le ferite. Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordarsi di che. Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato. Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia. Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore. Molti di questi valori non ho conosciuto.
Terzo giorno. #Buongiorno#Goodmorning#Buenosdias#Radioconcreta Ascoltatori concreti, lui è #WilliamButlerYeats e non ha bisogno di presentazioni. #eglidesiderailtessutodelcielo#ilventotralecanne
Se avessi il drappo ricamato del cielo,
intessuto dell’oro e dell’argento e della luce,
i drappi dai colori chiari e scuri
del giorno e della notte
dai mezzi colori dell’alba e del tramonto,
stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:
invece, essendo povero, ho soltanto sogni
e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;
cammina leggera perché
cammini sopra i miei sogni.
Loro sono i #radiohead con #creep, che sono sicura William avrebbe amato.
La prima volta non fu quando ci spogliammo
ma qualche giorno prima,
mentre parlavi sotto un albero.
Sentivo zone lontane del mio corpo
che tornavano a casa.
Buongiorno amici di #RadioConcreta Da oggi fino a domenica ci faremo compagnia nel modo migliore che conosca. Oggi è il mio compleanno. Lei è #WislawaSzymborska
La vita è il solo modo
per coprirsi di foglie,
prendere fiato sulla sabbia,
sollevarsi sulle ali;
essere un cane,
o carezzarlo sul suo pelo caldo;
distinguere il dolore
da tutto ciò che dolore non è;
stare dentro gli eventi,
dileguarsi nelle vedute,
cercare il più piccolo errore.
Un’occasione eccezionale
per ricordare per un attimo
di che si è parlato
a luce spenta;
e almeno per una volta
inciampare in una pietra,
bagnarsi in qualche pioggia,
perdere le chiavi tra l’erba;
e seguire con gli occhi una scintilla di vento;
e persistere nel non sapere
qualcosa d’importante.
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