Puliamo il Mondo. Arezzo migliore e più pulita
Una opportunità molto importante di lavorare insieme per trasformare qualcosa che non ci piace o che vediamo trascurato nella nostra città
Intervista a Ilaria Violin, Direttrice di Legambiente Arezzo in occasione del 25° anno di “Puliamo il mondo”.
di Demostenes Uscamayta Ayvar
Quando e perché nasce Puliamo il Mondo?
uliamo il Mondo è conosciuta a livello internazionale come Clean Up the World, una delle maggiori campagne di volontariato ambientale nel mondo. Con questa iniziativa vengono liberate dai rifiuti e dall’incuria i parchi, i giardini, le strade, le piazze, i fiumi e le spiagge di molte città del mondo. Tutto ha avuto origine perché nel 1987 Ian Kiernan, un giovane australiano, navigando attraverso gli oceani con la sua barca a vela, fu impressionato e disgustato dall’enorme quantità di rifiuti che incontrava ovunque andasse, anche nelle aree più incontaminate come il Mar dei Sargassi nei Caraibi. A quattro anni dalla prima campagna, nel 1993, Clean Up Australia coinvolse altri paesi nella sua campagna di impegno per la tutela dell’ambiente, dando vita alla prima edizione di Clean Up the World.
Ad Arezzo da quando si fa?
l circolo di Arezzo ha partecipato fin dalle prime edizioni. Quest’anno abbiamo festeggiato i 25 anni dell’iniziativa!
Perché credi sia importante per i cittadini Puliamo il Mondo?
redo che sia una opportunità molto importante di lavorare insieme per trasformare qualcosa che non ci piace o che vediamo trascurato nella nostra città. Rafforza il senso di cittadinanza attiva, il nostro ruolo propositivo. Così ci si conosce meglio e molto spesso l’entusiasmo che hanno i bambini che partecipano a questa iniziativa è contagioso! In più diventa anche una dimostrazione di comportamenti corretto e civile che viene dato ai concittadini.
Come traduci l’immagine Piazza Zucchi e dintorni pieno di persone che puliscono e dipingono?
e immagini dalla giornata mi tornano spesso in mente, ogni volta che passo di lì. Mentre passeggio, magari anche di fretta, non posso non controllare le panchine che abbiamo ridipinto, e mi ricordo dei volti delle persone davvero di tante età e di tante nazionalità che insieme hanno dato una prova tangibile che esiste una maggioranza di persone unita dagli stessi intenti e dallo stesso bene per la città. Tantissime persone che non hanno paura di sporcarsi le mani e di lavorare per il bene comune.
Le istituzioni in che modo contribuiscono?
l Comune ha sempre appoggiato la nostra attività, accompagnandoci nei vari sopralluoghi o dando indicazioni in base a segnalazioni ricevute dai cittadini per decidere la location oppure fornendo il materiale che ci è servito per ripulire i marciapiedi dalle erbacce o per ridipingere le panchine oppure concordando con il Gestore del servizio rifiuti i ritiri di rifiuti urbani o addirittura di rifiuti speciali.
Come siete riusciti a coinvolgere tutte queste associazioni e cittadini?
a scelta come associazione di stare in rete e in collegamento con tante altre realtà associative è fondamentale. Non sarebbe possibile portare avanti così tanti progetti da soli. Non in questo periodo storico, fatto di frammentazione e perdita di interesse per il mondo del volontariato. Noi collaboriamo con molte delle associazioni presenti alla giornata e ogni iniziativa è l’occasione per crescere e scambiarsi punti di vista, ognuno con le sue caratteristiche peculiari che arricchiscono tutti. Ormai è una rete reale di cittadini, associazioni e scuole che funziona e si lavora insieme su progetti comuni.
Come si può migliorare la riposta?
ontinuando a stare in rete e sempre collegati con quello che succede intorno a noi. Sarebbe importante dare continuità a questa giornata simbolica, lavorando con l’amministrazione locale a progetti di adozione e cura con una durata nel medio-lungo periodo, come sull’esempio di altre realtà dove il concetto costituzionale di sussidiarietà nella cura dei beni comuni ha visto la pubblicazione di veri e propri regolamenti.
Credi sia possibile replicare più volte questa iniziativa? Quando la prossima volta?
a forza di questo evento è proprio che durante un fine settimana, di solito l’ultimo di settembre tutta l’Italia si mobilita per Puliamo il Mondo. Perché diventi un’iniziativa costante e ripetuta dovrebbe esserci un gruppo di cittadini molto motivato e attivo, che prende accordi con l’amministrazione per intervenire con continuità nella cura del proprio quartiere e con il supporto di altre associazioni.
Come Legambiente Arezzo che altre attività avete per i prossimi mesi?
prossimi mesi saranno dedicati a molti progetti quello che però mi sta più a cuore e il progetto degli orti sociali in via Bucciarelli Ducci in un terreno comunale affidato ad alcune associazioni. E un luogo dove lavorano con noi altre associazioni come il Velocipede, l’associazione Bangladesh e Oxfam. Un posto magico dove si lavora la terra e si scambiano saperi che vengono da lontano… Ma soprattutto ci si incontra e ci si conosce, ciascuno con le proprie particolarità di esperienze, abilità, conoscenze, età e lingue.
La cittadinanza aretina come può contribuire al vostro lavoro e impegno?
tando collegata a quello che succede… e partecipando alle nostre iniziative!
Una parola per il 2018?
nterconnessione
Una parola per Segni Concreti.
uore
Guarda la galleria fotografica >>>
Puliamo il Mondo – 24 settembre 2017 – Piazza Zucchi – Arezzo
Evento organizzato da Legambiente Arezzo.
Con la collaborazione di: Comune di Arezzo | Sei Toscana | Scout Cngei | Associazione Culturale del Bangladesh | Oxfam Italia Intercultura | Segni Concreti | Nuovo comitato di Saione | Unicoop Firenze – Sezione Soci Arezzo.
-
Format
Segni Concreti © -
Credits
Intervista: Demostenes Uscamayta Ayvar
Riprese video, audio: Demostenes Uscamayta Ayvar
Montaggio video: Alessandro Braga, Demostenes Uscamayta Ayvar
Contenuti Social: Marta Pertici -
Ringraziamenti
a Legambiente per il proprio impegno verso i cittadini di Arezzo