Mattia Speranza
Biografia minima
Scrittore e socio fondatore della cooperativa in Quiete, studia Filosofia morale e politica. Per un misto di istinto e ragione lascia la città e approda in Casentino, nel cuore dell’Appennino Tosco-Romagnolo, dove amicizia e passione lo portano a lavorare per recuperare il rapporto con la bellezza dei luoghi, di cui In Quiete è diventata tramite e riferimento consolidato.
(Photo Credit Emiliano Cribari)
“La partigianeria come scelta a posteriori di non sopportare ipocrisie sociali. Combattere per il mondo e insieme sfuggirgli. La partigianeria come scelta a priori di espiare le colpe del ventennio, quelle dei cugini maggiori per molti di loro, e i dubbi sulla possibilità di realizzare una civiltà che razionale lo fosse veramente.”
Bibliografia di riferimento
Le orme degli uomini liberi, Scatole Parlanti 2017
Links utili all’approfondimento
Recensione del libro Le orme degli uomini liberi, Scatole Parlanti 2017
Descrizione: Primavera 1944. Mario, reduce dalla guerra civile di Spagna, si trova a combattere tra le fila partigiane in Val Grande, tra il lago Maggiore e il confine svizzero. Insieme a lui, nella divisione Valdossola ci sono il comandante Dionigi Superti, il giovane studente Scalabrino e una variegata moltitudine di personaggi. La vita di montagna dopo i rigori dell’inverno scorre tranquilla; a movimentarla sono i continui arrivi di giovani renitenti alla leva, ottimisti su una risoluzione a breve del conflitto, o i colpi di mano dei più arditi tra i ribelli. Sull’altro lato dello scacchiere tedeschi e fascisti, sotto la spinta dell’avanzata alleata, si apprestano a effettuare un rastrellamento in grande stile. A comandarli il maggiore Scotti e il capitano Burmeister. L’obiettivo è eliminare le sacche di resistenza a loro ostili in vista della sempre più probabile ritirata verso la Germania.
La militanza di In Quiete
La cooperativa In Quiete presso l’impianto di acquacoltura Molin di Bucchio, da sinistra Andrea Gambassini, Sara Baldini, Alessandro Volpone, Mattia Speranza
(Photo Credit Emiliano Cribari)
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Antica Acquacoltura Molin di Bucchio (progetto di recupero di specie autoctone per il ripopolamento dei corsi d’acqua del Casentino)
LIBRA-Casentino Book Festival (Festival diffuso dedicato alla letteratura di montagna e naturalistica)
> Servizio sulla prima edizione LIBRA 2016
> Videodocumentario La Storia Oggi_Casentino: Acquacoltura, Molin di Bucchio
Escursione letteraria dell’ultima edizione di LIBRA-Casentino Book Festival
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