Di Maria Cerbasi
ecco Elena Scortecci, per presentarla prendiamo una parte di una poesia di Pablo Neruda, uno dei suoi autori preferiti.
Ode al chiarore
Io sono,
io sono il giorno,
sono
la luce.
Per questo
ho
doveri di mattina
impegni di pomeriggio.
Devo
andare
con il vento e l’acqua,
aprire finestre,
abbattere porte,
rompere muri,
illuminare angoli.
Non posso
starmene seduto.
A presto.
Domani
ci rivedremo.
Oggi ho molte
battaglie da vincere.
Oggi ho molte ombre
da squarciare e sconfiggere.
Oggi non posso
stare con te, devo
portare a termine il mio compito
di luce:
andare e venire per le strade,
le case e gli uomini
sconfiggendo
l’oscurità. Io devo
farmi in mille
finché tutto sia giorno,
finché tutto sia chiarore
e allegria sulla terra.
Elena. in greco antico significa “luce, illuminare”, il tramite è stato il corso di “Meditazione Concreta”, è cosi che Elena ha iniziato a collaborare nelle attività di Segni Concreti, ha cominciato da fruitrice ora è donatrice di conoscenze, attualmente si occupa insieme ad altri soci delle attività di comunicazione.
Dicono di lei:
C. “Avvolgente Dolcezza visibile a tutti. Determinazione pura visibile solo a pochi”
M. “I suoi occhi rivelano immediatamente una grande sensibilità.”
D. “leggera e mobile come un colibrì, dolce e colorata come i fiori di maggio”