Questo mese Maria Francesca Bernava si racconta e ci racconta: Le avventure di Alice nel Paese delle meraviglie Quali sono state le tue prime letture? state 1993. Avevo 12 anni e 3 mesi di vacanze al mare che mi aspettavano. Quando finiva la scuola i primi di giugno, venivo “spedita” al mare in Calabria dalla nonna. Erano settimane di cielo blu, profumo di crema solare, brioche col gelato per colazione. E di compiti delle vacanze. Ma nell’estate del 1993, mi appassionò la lettura della storia di una ragazzina, adolescente come me, ma con un vita ben più complessa e disgraziata della mia. Il suo nome era Anna e scriveva un diario, poi pubblicato con il titolo “Il diario di A
di Elena Scortecci Una domanda che spesso mi fanno è: «Chi è il tuo cantante/gruppo preferito?». Non ho mai saputo rispondere, perché non sono mai stata fan di un unico artista o genere musicale tanto da ascoltare un CD per intero (a parte il periodo adolescenziale delle boyband). Nel corso degli anni mi sono immersa in generi diversi e ho iniziato un percorso infinito dentro le sfaccettature della musica, ancora tutta da scoprire. Non ho un cantante preferito perché quello che ascolto dipende dal mio stato d’animo o dal caso. Quando sono triste ascolto musica malinconica; quando sono felice metto musica allegra; in macchina ci sono le stazioni radio; spesso faccio ricerche lung
di Giorgia del Segato Casa, canzone, bellezza, mano, felicità, energia, domani. Ho messo insieme queste parole perché sono le note perfette della mia melodia quotidiana. Di musica non ne ascolto troppa, ma quella che ascolto me la porto dietro negli anni. E mi ricorda chi ero, chi sono, chi continuerò a essere. Sette parole per sette giorni, per sette canzoni. Casa, non importa quale ma che conservi l’odore. Canzone, quella giusta la riconosci: passa alla radio e alzi il volume. Bellezza, quella irriverente della primavera che sboccia sugli alberi a Roma. Mano, sei libero di decidere chi stringere a te. Felicità, nelle banalità che sanno di conferme. Energia, senza freni dei bam
di Francesco Lucioli È finita anche questa settimana da DJ su Radio Concreta, compito che porta con se grandi responsabilità, non solo una selezione di suoni ma trasmettere qualcosa e mettersi a disposizione. Ho scelto di condividere una serie di parole che esprimono concetti molto spesso difficili da definire e che possono arricchire non solo il nostro vocabolario ma riconoscere momenti di vita e sensazioni che spesso non trovano espressione e rimangono sulla punta della lingua. Spero che le parole intraducibili di questa settimana vi aiutino a riscoprire profumi, ricordi piacevoli o vi permettano di tradurre in parole, pensieri e sensazioni che non eravate mai riusciti
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