di PierPaolo Manneschi Nel ventennale della morte di Faber, torna alla memoria quanto non solo di poetico ma soprattutto di ciò che nel quadro della sua sensibilità dello scandagliare la realtà dell’uomo in tutte le sue manifestazioni emotive e non, ci ha lasciato. Un filo rosso, poi, unisce de Andrè a Pier Paolo Pasolini, più stretto di quello che appare: è l’amore per quella classe popolare calpestata dal potere che, in quell’epoca di grande sviluppo economico e di arricchimento rapace del potere, veniva assoggettata attraverso l’uso dei corpi votati alla costruzione della futura società consumistica. Da lì l’individuazione di quei temi in embrione che ai giorni nostri si sono resi
di Wendi Sopfie Fragomeli Cari ascoltatori e lettori, le canzoni che vi ho proposto questa settimana raccontano sicuramente qualcosa di me e della mia visione del mondo: mi interrogo sul mondo e su ciò che abbiamo creato, dubito sempre e rivendico la libertà, il diritto nonché il dovere di esercitare pensiero critico SEMPRE, ma ricerco sempre poesia e bellezza malgrado tutto, coltivando entusiasmo e speranza e traendo ispirazione dalle storie e dalle persone che incrocio sul mio e nostro cammino, sempre con attenzione e rispetto, ma soprattutto con amore, che è l’esatto contrario dell’indifferenza. Colgo l’occasione di questa seconda volta da Dj per RadioConcreta per raccontarvi del mio pri
di Dalila Sansone Ballavano al centro della sala, pochi passi per rubare il pavimento, alti, bellissimi. L’eleganza trasudava dal portamento, scivolava lungo le schiene dritte, stava nella naturalezza che conferisce ai gesti l’abitudine di conoscersi e l’ostinazione a stupirsi ancora di essersi riconosciuti. Paola e Ivan poggiano su fondamenta forti, se le sono costruite ognuno per sé, questo si intuisce, e le hanno unite perché sostenessero la scelta di essere compagni. Essere consapevoli della forma della scelta la rende asse portante dell’esistenza, individuale e collettiva. Conoscendone la forma sai prendere le misure, capire come aderirle. Non ho solo visto ballare un uomo e una
di Juan Pablo Perlo “oggi è al di là della nuvola scelta e al di là del tuono e della terra ferma” (Il futuro – Mario Benedetti) Sono nato in Uruguay. A 3 anni ho attraversato l’oceano con i miei genitori. Con loro ho vissuto in Germania, Francia e Italia. Con il legno della Toscana ho costruito una bicicletta. Si chiama Alma. L’ho già portata con me in Irlanda, per 800 km, e poi nello Sri Lanka, per 1800 km. E’ un mezzo di trasporto ideale, per me, perché mi permette di fare esperienza del luogo che ho scelto in maniera indipendente e con tabelle di marcia sommarie, senza avere autobus o treni da prendere a un orario preciso. Se un posto mi
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