di Cla Al Cla c’è posto per tutti, le porte sono sempre aperte, i confini li lasciamo ai geografi, noi preferiamo la poesia. #tuttidentronessunoescluso oggi più di sempre. Mi sento solo nel bosco dove può accadere che piove con tanta pioggia E con stupore Mi riparo dentro l’ombra di me stesso a cercare la mia metà Vestito elegante con una rosa in mano. Domenica 3 Marzo Baby, I’m dancing in the dark with you between my arms Barefoot on the grass, listening to our favorite song. #RadioConcreta #SegniConcreti #BuenosDias #Buongiorno #GoodMorning #EdSheeran #Perfect #TuttiDentroNessunoEscluso #CLA Sabato 2 Marzo E’ tempo che sfugge, niente paura che prima o poi
di Serena Marinelli «Credo nello sguardo della Gioconda e nei disegni dei bambini. Nell’odore dei panni stesi, del ciambellone e in quello delle mani di mia madre. Credo che quando la barbarie diventa normalità, la tenerezza è l’unica insurrezione. Credo che la vera gioia è riuscire a sentirsi parte di un paesaggio incantevole, pur non essendo altro che un granello di sabbia. Credo che la lingua di Dio è il silenzio, e il suo corpo la Natura. Credo che non siano le grandi rivoluzioni o le ideologie, ma i piccoli gesti a cambiare il mondo perché niente è più grande delle piccole cose. Credo alla potenza del soffione, quel piccolo fiore selvatico che cresce ostinato tra le pieghe
di Claudia Maffei Simona è ognuna e ognuno di noi nel momento in cui la vita presenta il conto, è presente e passato, continuità e rottura, amore e amicizia, è accettazione, determinazione, musica e parole. Grazie Radio Concreta per questo spazio pieno di respiri nuovi. Claudia Domenica 27 Gennaio Simona ha una memoria di ferro. Simona non dimentica. Simona sa che quello che sta avvenendo in Libia è la ripetizione di quello che è avvenuto ad Auschwitz, per questo fà azioni concrete e non sta in silenzio. Anche quando, sul treno, si è alzata per chiedere con rispetto un trattamento più umano per una passeggera non in regola assolutamente pacifica e il capotreno le
Giulio Di Dalila Sansone “sfidare lo stato di emergenza e gli appelli alla stabilità e alla pace sociale giustificati dalla “guerra al terrorismo”, significa oggi, pur se indirettamente, mettere in discussione alla base la retorica su cui il regime (di Al-Sisi ndr) giustifica la sua stessa esistenza e la repressione della società civile” Giulio Regeni Parto da qui, dalle ultime righe di un articolo di Giulio, un articolo in cui riferiva del clima durante una riunione dei sindacati indipendenti nell’Egitto dell’ex generale Al-Sisi. Una dittatura. Militare. Parto da qui, perché ricordo perfettamente una delle prime interviste rilasciate da Paola Defendi, sua madre, immediatamente dopo
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