Le piace giocare a fare tutto ad occhi chiusi, lasciando che siano gli altri sensi ad aiutarla a sentire quello che con la vista non riesce a percepire.
Trova pace nella preghiera, ovunque lei sia.
Il superpotere che le piacerebbe avere è il “tocco d’amare”, in modo che chiunque lei sfiori ritrovi dentro di sé l’amore per vivere, guarire, sorridere agli altri e possa essere, a sua volta, un moltiplicatore di questo dono.
“Stata la poesia a salvarmi.”
Guardarsi attraverso occhi diversi dai propri riserva spesso sorprese interessanti.
Puoi arricchire l’intervista con dediche, aneddoti, brevi descrizioni di Hebe.
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